Acquamarina: la storia, le caratteristiche e le proprietà di questa magnifica pietra dal colore dell’acqua.
La Storia
Il nome Acquamarina deriva dal latino dalle parole “aqua” (acqua) e “marinus” (appartenente al mare).
L’acquamarina è una pietra conosciuta sin dall’antichità: gli antichi greci e i romani credevano che potesse costituire un aiuto per i marinai che erano costretti a navigare per lunghe rotte. Era usanza, infatti, lanciare in mare amuleti, o oggetti realizzati con questa pietra, per calmare il dio del mare e difendersi dalle sue ire.
Composizione e Provenienza
L’Acquamarina, come lo Smeraldo, appartiene alla famiglia minerale Berillio (dal greco antico “beryllos”), un minerale dalla struttura a cristalli prismatici il cui colore può variare dall’azzurro al verde acqua.
La sua formazione avviene nelle rocce pegmatitiche durante il raffreddamento del magma (se questo è sufficientemente ricco di berillio), sotto forma di deposito minerale nei sedimenti fluviali e nelle rocce metamorfe.
L’acquamarina non è una pietra rara, tanto che è possibile reperire esemplari anche di grandi dimensioni, principalmente in Brasile e in Africa (Nigeria, Mozambico, Zambia e Madagascar).
Caratteristiche
Il colore dell’Acquamarina è dovuto alla presenza di ferro: le diverse concentrazioni di questo elemento danno vita alla sua gamma di sfumature: dai colori pastello fino alle tonalità più scure, e più pregiate, blu profondo, con, talvolta, sprazzi di verde.
Trasparenza, colore, taglio e dimensioni sono gli elementi da valutare per l’acquisto.
Di norma, ad occhio nudo, l’Acquamarina è trasparente e non presenta inclusioni, mostra il suo valore al meglio con il taglio a cabochon o a smeraldo, sottoposta alla luce naturale o di una candela.
Di particolare pregio sono le pietre brasiliane, provenienti da Santa Maria de Itabria, dal colore blu intenso e quelle verdi-blu del giacimento di Boca-Rica. Affascinanti anche le varietà di Acquamarina occhio di gatto, un riflesso raro, tridimensionale e cangiante, dovuto a lunghe inclusioni parallele e aghiformi che riflettono la luce.
Proprietà
L’Acquamarina, pietra dei nati nel mese di marzo, è molto utilizzata nella cristalloterapia, secondo la quale ha un influsso positivo sulla saggezza e l’intuizione. È utilizzata per aumentare la fiducia in se stessi, fare pace con il passato e dimenticare vecchi dolori.
Viene, inoltre, utilizzata per la cura dell’artrite e delle infiammazioni agli occhi e nei momenti di meditazione.
Cura
Nonostante sia una delle gemme più resistenti è necessario prestare una certa cura ed evitare di metterla a contatto con sostanze chimiche o acidi. L’Acquamarina può essere sottoposta solo alla pulizia a vapore o trattamenti più tradizionali come acqua tiepida e un panno morbido.
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